L'ablazione
L’ablazione è una tecnica in grado di interrompere i circuiti elettrici anomali all’interno del cuore, eliminando in modo permanente e definitivo molti tipi di aritmie.
Cos’è?
L'ablazione è un intervento volto alla risoluzione di alcuni tipi di aritmie cardiache. Il cardiologo elettrofisiologo, attraverso una puntura indolore sulla gamba, posiziona uno o più cateteri all’interno del cuore; essi permettono di ricostruire un'immagine tridimensionale del cuore, analizzare l’origine delle aritmie ed eliminarle effettuando una piccola bruciatura mediante radiofrequenza.
A cosa serve?
L'ablazione rappresenta la soluzione definitiva per molti tipi di aritmie: essa permette infatti di eliminare per sempre il disturbo, spesso consentendo anche di evitare i farmaci antiaritmici.
Quanto dura?
La durata dell'intervento dipende dal tipo di aritmia: le aritmie più semplici richiedono dai 15 ai 30 minuti, mentre quelle più complesse richiedono un'ora o più.
È dolorosa?
No, la puntura viene sempre eseguita in anestesia locale, mentre durante l’intervento, se necessario, possono essere somministrati alcuni farmaci che servono a rilassare e addormentare il paziente.
Posso riprendere una vita normale?
Si. Dopo l'intervento si deve riprendere la vita normale, infatti l'ablazione ha lo scopo di migliorare la qualità di vita, eliminando il disturbo causato dalle aritmie.
FAQ’s - Domande Frequenti
Quanto è efficace l'ablazione via catetere per la fibrillazione atriale?
Il tasso di successo dipende dal tipo di paziente e dal tipo di fibrillazione atriale. Indicativamente l’ablazione funziona in circa l'80% dei casi. Nel restante 20% può essere necessario ripetere l’ablazione. L'ablazione via catetere è principalmente una terapia sintomatica, che deve, cioè, migliorare i sintomi del paziente.
Quali tipi di ablazione esistono?
Esistono principalmente due tipi di ablazione: una utilizza come fonte di energia la radiofrequenza che produce piccole ‘bruciature’ all’interno del cuore. L’altra si basa sull’utilizzo della crioenergia, che ‘raffredda’ il tessuto cardiaco con cui viene a contatto.
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