L'Infarto

L’infarto miocardico è la principale causa di morte in Occidente. Si tratta fortunatamente di morte evitabile, attraverso la prevenzione e una cura tempestiva.

Cos’è l’infarto?

 

L'infarto è una condizione che si verifica quando il cuore non riceve sangue a sufficienza a causa di un danneggiamento o una malattia delle arterie coronarie, i principali vasi sanguigni che forniscono sangue al cuore. Le malattie delle arterie coronarie fanno parte delle cosiddette “patologie cardiovascolari”, che rappresentano la principale causa di morte nei paesi occidentali. 

Cosa causa l’infarto?

 

La principale causa delle malattie delle arterie coronarie è l’arteriosclerosi, ovvero il restringimento delle arterie a causa dell’accumulo di placche di colesterolo: il sangue fatica a scorrere nelle arterie e a raggiungere il cuore ed i tessuti cardiaci che non sufficientemente irrorati dalla coronaria malata sviluppano sofferenza. Al persistere della condizione di sofferenza, in assenza di interventi volti a ripristinare il corretto flusso sanguigno, la zona di tessuto cardiaco andrà incontro a morte o "infarto".

Quali sono i fattori di rischio?

 

I fattori di rischio si dividono in modificabili e non modificabili. I fattori di rischio modificabili sono principalmente rappresentati da fumo, ipertensione arteriosa, condizione di sovrappeso e obesità, diabete, elevati livelli di colesterolo nel sangue. Il fattore di rischio non modificabile è costituito dalla familiarità per infarto. L’ infarto dunque è una malattia che si può prevenire, eliminando quelle abitudini di vita sbagliate, frutto della sedentarietà e dello stress.

Quali sono i sintomi?

 

Il dolore al petto è più frequentemente il sintomo tipico dell’ infarto. Qualche volta il dolore può interessare anche il braccio sinistro o la mandibola, raramente può far male il braccio destro. Occasionalmente l'infarto può manifestarsi con sintomatologia particolare, come sensazione di indigestione o bruciore allo stomaco; talvolta può anche non dare sintomi né dolore, il cosiddetto ‘infarto silente’.

Come si fa la diagnosi?

 

L’obesità, uno stile di vita sedentario, lo stress, il fumo ed eccessive quantità di alcol o sodio nella dieta contribuiscono all’insorgenza dell'ipertensione arteriosa nei soggetti predisposti. Inoltre i cambiamenti dovuti all’età possono concorrere al suo sviluppo: invecchiando, infatti, le grandi arterie subiscono un graduale irrigidimento e le piccole arterie vanno incontro a una parziale ostruzione creando condizioni favorevoli allo sviluppo dell'ipertensione.

Come si cura?

 

La coronarografia è l'intervento che permette al cardiologo di visualizzare le arterie coronarie e di pulirle dalle ostruzioni responsabili dell'infarto; questa operazione è detta angioplastica. Una volta ripulita la coronaria malata, si posiziona solitamente uno stent, una sorta di tubicino che serve a tenere aperto il vaso sanguigno e ad impedire che si chiuda nuovamente. Raramente, se le coronarie sono molto malate, si deve ricorrere alla cardiochirurgia ed al posizionamento di bypass.


FAQs - Domande Frequenti

 

Come si può prevenire l’infarto?

Ridurre il proprio peso corporeo fino al raggiungimento di un valore nella norma per età e sesso. La valutazione del peso corporeo viene fatta non solo in assoluto ma soprattutto come indice di massa corporea o BMI, unità di volume nella quale si tiene conto di peso e altezza, i cui valori normali sono stati condivisi dalla comunità scientifica internazionale.

Smettere di fumare, facendosi aiutare anche da centri specializzati.

Praticare attività fisica regolarmente, con intensità variabile a seconda di età e condizioni generali di salute. È a questo proposito importante discutere con il proprio cardiologo in merito ad un programma di allenamento adatto alle proprie caratteristiche.

Evitare cibi grassi, eccessivamente conditi o fritti. Non eccedere con alcool e dolci o zuccheri semplici (farine raffinate). Privilegiare i grassi vegetali e i pasti a base di verdure, fibre, carni magre e pesce.

Limitare, per quanto possibile, le situazioni che possono essere fonte di stress, specialmente se queste tendono a protrarsi nel tempo.

Lo stress può causare infarto?

Si, lo stress può essere causa di un particolare tipo di infarto miocardico, chiamato sindrome di Tako Tsubo. Lo stress inoltre può contribuire all’insorgenza o aggravamento dell’ipertensione arteriosa, della tachicardia e del sovrappeso.

Cos’è la sindrome di Tako Tsubo (o infarto da stress) ?

La sindrome di Takotsubo è un infarto miocardico dell’apice che esordisce dopo un intenso stress emotivo e che colpisce prevalentemente le donne. E’ caratterizzata da una fase iniziale in cui la punta del cuore, chiamato apice cardiaco, non si contrae a sufficienza. Solitamente le coronarie sono indenni da restringimenti o da occlusioni. Il cuore, osservato all’ecocardiogramma, tende ad assumere un aspetto che ricorda il cestello utilizzato dai pescatori in Giappone, da cui il nome della sindrome che è stato proposto dai ricercatori giapponesi che l’hanno descritta per primi. Solitamente si osserva un buon recupero della funzionalità cardiaca nel tempo.

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